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La Nazione - Pisa· 26 Giugno 2020 ·Antonia Casini

Personale in smart working Welcome rilancia e assume

Selezioni anche durante il lockdown e adesso sono da coprire altre 11 posizioni “Valutiamo i candidati oltre il curriculum”. Al top nei servizi Ict.

 Il 97% del personale di Welcome Italia (esclusi alcuni tecnici e ma-gazzinieri) lavorerà in smart working fino a settembre. Il lavoro a di-stanza, utilizzato anche prima dellʼemergenza insieme “ad altre for-me di flessibilità”, è dunque radicato nellʼazienda (con sedi a Massa-rosa e a Montacchiello) che ha affrontato il Coronavirus e il lockdowncon un quasi ‘tutti a casaʼ “che ha permesso – assicurano i vertici – dimantenere gli stessi standard di servizio e assistenza ai clienti”.

La realtà dellʼICT, partita nel 1983 con un piccolo negozio di ripara-zione telefoni a Viareggio dei fratelli Stefano e Giovanni Luisotti, dacui poi sono nate Imagicle e lʼattuale Welcome Italia, ha sfruttato ilsistema non soltanto per mandare avanti la produzione, ma ancheper le assunzioni e la formazione. A spiegare come è Lara Martini, HRDevelopment Manager di Welcome Italia.

Quanti sono attualmente i dipendenti? 

“Siamo in 190. Negli ultimi cinque anni abbiamo assunto 60 persone con unʼetà media di poco superiore ai 30 anni ed entro la fine dellʼan-no abbiamo in programma almeno altre 15 assunzioni”. 

Tutte gestite a distanza… 

“Sì”. 

Qual è lʼiter? 

“Ogni anno, a dicembre, facciamo un piano di assunzioni per lʼanno successivo, con una lista di profili ricercati ai quali sono associati la data di inserimento e la descrizione della posizione. Poi pubblichia-mo gli annunci e facciamo anche ricerca diretta sui social come Lin-kedin per intercettare e motivare i candidati non attivi nella ricerca di lavoro. Sono da subito assunzioni a tempo indeterminato, una bella scommessa per noi, ma abbiamo verificato che il percorso seguito, articolato in vari step con il Reparto HR, il Responsabile di Funzione e lʼAmministratore Delegato, ci permette di individuare persone di valore”. 

Come si svolgono le selezioni e quali le caratteristiche richieste? 

“Sono importanti le competenze tecniche ma ancora di più quelle chiamate ʼtrasversaliʼ e che, abbiamo visto, emergono anche attra-verso i video colloqui on demand (che usavamo già) e le videoconferenze”. 

In cosa consiste il video colloquio on demand? 

“Chiediamo di rispondere 4-5 domande pre-impostate registrando un video colloquio nel momento in cui il candidato è più disponibile a farlo”. 

Gli argomenti? 

“Invitiamo il candidato o la candidata a parlarci di loro dal punto di vi-sta personale e a raccontarci qualche dettaglio del percorso di studi o professionale, evidenziando ad esempio successi o insuccessi. È un modo per andare oltre il curriculum e permettere alla persona di far emergere le sue caratteristiche e la sua motivazione”. 

Ma non è un metodo un poʼ freddo? 

“No, anzi, le performance alla fine sono spontanee e molto utili per la valutazione del profilo”. 

Che cosa è successo a marzo?

“Ci siamo fermati qualche giorno per capire come avrebbe risposto il mercato. Ma abbiamo visto che il lavoro e la richiesta di servizi, pur adattandosi al momento, cʼera e allora abbiamo proseguito con le selezioni attraverso gli strumenti a distanza. E così a luglio entreran-no quattro persone, tre delle quali sono state valutate con questa metodologia. Nel piano selezione sono inoltre previsti, entro la fine dellʼanno, altri 11 inserimenti”. 

I ruoli? 

“Ingegneri, informatici e diplomati tecnici”. 

Anche per loro ci sono gli strumenti musicali? 

“Nella nostra aula magna, con 98 sedute per la formazione, sono presenti e disponibili per tutti i colleghi vari strumenti. Pensiamo che la musica possa favorire le idee innovative. Speriamo di poterci rive-dere presto tutti in azienda per un bel concerto”. 

E le sedie? 

“Tutti i nostri dipendenti hanno sedie ergonomiche top di gamma, le stesse che lʼex presidente statunitense Barack Obama utilizzava per i meeting alla Casa Bianca. Durante il lockdown abbiamo chiesto ai colleghi di portarle a casa per lavorare più comodi”.