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tempo lettura: 3 minuti
Cybersecurity
28 ottobre 2025

Sicurezza informatica predittiva: cos’è e perché può salvare il tuo business

Sommario

    Immagina di avere uno strumento capace di prevedere le mosse di un aggressore prima che possa colpire. Un sistema che non si limita a intervenire quando il ladro ha già forzato la serratura, ma che ti avvisa quando sta per arrivare. È questo il cuore della sicurezza informatica predittiva: un modello che non si accontenta di difendere, ma anticipa, protegge e rende più sicuro il tuo modo di fare impresa.

    In un contesto dove le minacce cambiano ogni giorno, adottare questo approccio significa passare da una difesa passiva a una protezione intelligente e proattiva.

    Perché anticipare è meglio che rispondere

    Fino a pochi anni fa, la sicurezza informatica aziendale si basava su tecnologie reattive: firewall, antivirus, sistemi per rilevare intrusioni. Questi strumenti sono ancora utili, ma non bastano più.

    Secondo il Rapporto Clusit 2025, l’Italia è diventata uno dei bersagli preferiti dai cyber criminali, con il 10% degli attacchi informatici mondiali registrati nel 2024. Non solo: il numero di nuove vulnerabilità cresce ogni anno di oltre il 25%. In pratica, mentre le aziende rafforzano le difese, chi mira a colpire affina le tecniche e trova nuove vie d’ingresso.

    Gli attacchi informatici di oggi non si limitano più a virus o semplici intrusioni. Si parla di malware polimorfico, capace di cambiare aspetto per eludere i controlli, di phishing sempre più credibili, di ingegneria sociale che colpisce la componente umana, l’anello più debole della catena. In questo scenario, la sicurezza informatica in azienda non può limitarsi a reagire. Serve un cambio di passo.

    Come funziona la cybersecurity predittiva

    La cybersecurity predittiva si basa su un principio semplice: analizzare costantemente i dati che circolano nei sistemi aziendali per individuare segnali che potrebbero anticipare un attacco. In pratica, si cerca di intercettare l’aggressore prima che colpisca. Questo approccio poggia su tre pilastri:

    • monitoraggio continuo: tutti i dispositivi e le reti aziendali vengono osservati in tempo reale per cogliere segnali anomali. Non si tratta solo di cercare minacce note, ma di scovare comportamenti fuori dalla norma
    • analisi dei comportamenti: i sistemi predittivi individuano pattern sospetti, come un accesso a un server in orari insoliti o un trasferimento anomalo di dati
    • cyber threat intelligence: le informazioni raccolte all’interno dell’azienda vengono arricchite e contestualizzate grazie all’analisi dei dati sulle minacce globali. Le piattaforme di threat intelligence trasformano indicatori e segnali esterni in conoscenza utile per anticipare le tecniche e le tattiche degli attaccanti

    Un esempio concreto? Immaginiamo un’azienda che, grazie a un sistema di sicurezza informatica predittiva, riconosce un tentativo anomalo di accesso proveniente da un’area geografica insolita e in orari atipici per l’attività aziendale. La correlazione con dati e analisi di cyber threat intelligence segnala che si tratta di un comportamento coerente con una campagna di attacchi mirati. Il sistema blocca l’azione prima che possa avere conseguenze sui dati o sui servizi.

    Un altro esempio pratico: un sistema predittivo può individuare tentativi sospetti di login a un portale aziendale da parte di un fornitore, riconoscendo che le modalità di accesso differiscono da quelle abituali. Grazie alla correlazione con informazioni di threat intelligence, il sistema segnala che si tratta di una tecnica nota per compromettere account di terze parti e blocca l’accesso, proteggendo sia l’azienda sia la catena di fornitura.

    Soluzioni come queste fanno ormai parte della realtà operativa delle imprese che investono nella prevenzione.

    Sicurezza informatica: i benefici concreti della protezione predittiva

    Con la sicurezza informatica predittiva le minacce vengono fermate prima che possano tradursi in danni reali. Questo approccio consente di intervenire in modo tempestivo, riducendo al minimo il rischio di interruzioni operative, perdite economiche e danni alla reputazione.

    Le conseguenze di un attacco informatico non si limitano ai costi del ripristino dei sistemi: in gioco ci sono la continuità delle attività e la fiducia costruita con clienti e partner. Prevenire un attacco è quindi la strada più solida per garantire stabilità e proteggere il valore delle relazioni che sostengono il business.

    Inoltre, un modello predittivo facilita il rispetto delle normative più recenti, come NIS2 e DORA, che richiedono una risposta in tempi rapidi. Avere sistemi in grado di anticipare le minacce aiuta le aziende a restare nei limiti previsti dalle regole, riducendo il rischio di sanzioni e contenziosi.

    Sicurezza predittiva: proteggere le relazioni e la serenità operativa

    C’è un aspetto della sicurezza informatica predittiva che spesso passa in secondo piano: la sua capacità di tutelare le relazioni di fiducia su cui si fonda ogni attività d’impresa. Ogni dato sottratto, ogni servizio interrotto, ogni informazione riservata finita nelle mani sbagliate può minare il rapporto costruito con clienti, partner e fornitori. Un sistema predittivo non serve solo a evitare un attacco: serve a preservare la serenità operativa dell’azienda e la qualità dei rapporti con il mondo esterno.

    Oggi sempre più imprese stanno integrando la sicurezza predittiva in un modello più ampio di gestione responsabile dei dati e della continuità operativa, in cui la protezione delle informazioni si traduce in tutela concreta delle persone.

    Non si tratta quindi solo di tecnologie, ma di una scelta etica che valorizza il rispetto e la cura delle relazioni che ruotano intorno all’impresa.

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