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Cloud
25 gennaio 2022

Cos’è il Cloud e perché è importante per la tua Azienda

Sommario

    Il Cloud computing sta cambiando le nostre vite e il nostro modo di lavorare.

    Ogni giorno – in azienda, a casa o quando viaggiamo – utilizziamo servizi erogati o sviluppati tramite Cloud: riunioni virtuali, email professionale, ERP e sistemi gestionali, musica e film in streaming, videogiochi, social media, sistemi di archiviazione di immagini, home banking e shopping online.

    Il futuro vedrà un’ulteriore sviluppo per i servizi cloud-based.
    Tecnologie in grande ascesa come il machine learning e l’intelligenza artificiale sfruttano già le risorse di calcolo e di archiviazione rese disponibili dal Cloud computing per modificare i paradigmi del lavoro.

    Non va inoltre dimenticato che l’utilizzo di sistemi di backup Cloud dei dati aziendali viene anche suggerito dal GDPR: le aziende che trattano dati sensibili devono infatti proteggerli da eventuali attacchi e data breach.

    Nell’era della digitalizzazione, conoscere le caratteristiche essenziali del Cloud computing (e saper individuare i giusti cloud provider) è essenziale per tutte le tipologie di aziende.

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    Cloud computing: sempre più aziende lo utilizzano

    Non sorprende quindi che tutte le analisi di mercato confermino un costante trend di crescita dei servizi Cloud, anche per il prossimo futuro.

    Secondo l’azienda di consulenza strategica Gartner, sarà proprio il Cloud a trainare la crescita del settore ICT nell’area EMEA (Europa-Medio Oriente-America) anche nel 2022.
    Complessivamente per il settore è prevista una spesa di 1,3 bilioni di dollari, in crescita del +4,7% rispetto al 2021. Il Cloud costituirà il 12,5% degli investimenti nel settore IT da parte delle aziende. Sarà il Cloud Iaas (Infrastructure as a service) a registrare la crescita più cospicua con un +32,3%.

    Cos’è il Cloud computing?

    La domanda fondamentale da cui partire per sfruttare questi trend è: cosa si intende per Cloud computing e come può essere utilizzati dalle imprese per sostenere la crescita e semplificare il lavoro?

    Stabilire una definizione di Cloud computing è un buon punto di partenza per fare chiarezza.

    Il Cloud computing è una tecnologia che permette di elaborare e archiviare dati in rete. Questi dati, memorizzati su un hardware remoto (ad esempio server Cloud), possono essere condivisi con uno o più utenti tramite internet.

    Grazie a questa infrastruttura virtualizzata, le aziende hanno a disposizione applicazioni e servizi avanzati, maggiore potenza di calcolo, sistemi per l’analisi di Big Data e spazi di archiviazione.

    Queste risorse non sono più dislocate su computer o server locali e quindi possono essere utilizzate da qualunque luogo con una semplice connessione internet, favorendo la collaborazione. Inoltre le risorse a disposizione possono essere aumentate o diminuite in base alle esigenze del momento con la massima flessibilità e con notevoli vantaggi economici.

    Come sfruttare il Cloud per il tuo business

    Le applicazioni pratiche del Cloud nel settore business sono innumerevoli e aumentano ogni giorno:

    • Archiviazione e condivisione di dati
    • Backup Cloud e disaster recovery
    • Videoconferenza e desktop sharing
    • Creazione e distribuzione di applicazioni web
    • Sviluppo di software
    • Trasmissioni in streaming
    • Gestione e analisi di Big Data
    • Piattaforme per l’internet of Things, l’intelligenza artificiale e il machine learning.

    Nell’era del lavoro smart e condiviso, il Cloud è la soluzione ideale per le aziende che vogliono assicurare capacità operativa ai dipendenti che lavorano da remoto.
    Ad esempio grazie ai centralini PBX virtuali che permettono di utilizzare i numeri fissi anche sullo smartphone o ai sistemi di archiviazione online sempre aggiornati e accessibili da ogni device.

    Il backup Cloud permette anche di duplicare dati e risorse informatiche in luoghi sicuri, per garantire la business continuity in caso di attacco informatico o incidente. In questo modo l’azienda può proteggersi da pericoli sempre più diffusi come i virus (ad es. ransomware).

    La potenza di calcolo resa disponibile dal Cloud sostiene le più grandi innovazioni tecnologiche in corso.
    Ad esempio, nel settore finanziario o assicurativo è possibile utilizzare sistemi di elaborazione dati per realizzare previsioni sull’andamento del mercato e valutare eventuali rischi. Oppure, in medicina e farmacia, diventa più facile sviluppare trattamenti personalizzati per i pazienti.
    Sfruttare machine learning e data analytics permette anche di prevedere cambiamenti nella domanda sul mercato, anticipare eventuali guasti dei macchinari e ottimizzare produzione e distribuzione dei prodotti.

    I 6 vantaggi della nuvola

    Il Cloud cambia quindi radicalmente il modo di gestire le risorse IT.
    I vantaggi che ne conseguono possono essere sintetizzati in 6 semplici punti.

    1. Semplicità di gestione e velocità

    In molti casi le aziende hanno bisogno di grandi risorse di calcolo o archiviazione dati, ma solo per limitati periodi di tempo. I servizi di Cloud computing offrono la possibilità di accedere, in pochi minuti e in maniera completamente autonoma, a potenti strutture di server gestite dai provider. Questo semplifica notevolmente il lavoro dei reparti IT che possono ricorrere a risorse flessibili, senza dover ricorrere a investimenti pesanti e a una pianificazione rigida.

    2. Riduzione dei costi

    L’ottimizzazione dei costi è uno dei grandi punti a favore del Cloud.
    Due importanti voci di spesa possono essere ridotte da subito: la prima riguarda sicuramente la riduzione dei costi per l’acquisto e la manutenzione di hardware e software. Poi c’è la questione dei data center in sede. I vecchi CED sono strutture molto dispendiose perché richiedono di installare e mantenere aggiornati server o altri apparati e perché comportano elevati consumi energetici, per l’alimentazione elettrica e il raffreddamento. Inoltre i Data Center richiedono la presenza pressoché costante di personale IT con un budget dedicato. I potenziali risparmi portati dal Cloud sono quindi facilmente intuibili, visti anche gli attuali aumenti dei costi dell’energia.

    3. Scalabilità delle risorse

    I Cloud server possono essere attivati e disattivati con pochi clic in base alle esigenze momentanee dell’azienda. In questo modo gli utenti Cloud possono gestire la potenza di calcolo, gli spazi di archiviazione e banda internet in maniera flessibile. Questa libertà di gestione è molto utile anche per evitare investimenti in hardware soggetto a obsolescenza e guasti. La gestione delle infrastrutture è infatti delegata completamente al provider.

    4. Miglioramento della produttività

    Gestire apparati e data center interni richiede un grande impegno di tempo e risorse. Un team IT dedicato deve lavorare ogni giorno per configurare hardware e software, garantire la funzionalità dei sistemi e mantenere livelli di sicurezza adeguati. Con il Cloud computing l’infrastrutturaIT viene in parte o totalmente esternalizzata, riducendo l’impegno per gestirla e liberando risorse che possono dedicarsi ad attività con valore più elevato per l’organizzazione.

    5. Affidabilità e sicurezza

    I provider di servizi Cloud utilizzano Data Center sicuri che ospitano hardware ad elevate prestazioni in ambienti protetti e sempre connessi alla rete internet. La disponibilità di più Data Center, forniti di ridondanza fisica e geografica, permette di garantire la continuità del servizio ai Clienti anche in caso di default o incidente. Grazie a questi sistemi di ridondanza, i Clienti possono usufruire di servizi come il mirroring dei che esegue un backup dei dati – con dislocazione delle risorse su più Data Center – utilizzabile per ripristinare rapidamente i servizi in caso di malfunzionamenti, incidenti o attacchi informatici.

    6. Prestazioni garantite con accesso internet

    L’efficacia delle applicazioni e dei servizi erogati tramite il Cloud dipende anche da fattori come la “vicinanza” dei server all’utente e le prestazioni della rete internet utilizzata dal provider (questo concetto è anche alla base del funzionamento del Cloud Edge, che garantisce prestazioni grazie a un’infrastruttura di server distribuita geograficamente). Se i tempi di latenza sono ridotti i servizi sono più veloci e offrono una migliore esperienza di utilizzo all’utente. In questo contesto non va mai sottovalutata la qualità dell’accesso internet dell’utente. Scegliere un servizio gestito dallo stesso fornitore della connettività a internet permette di accedere al Cloud con prestazioni garantite per latenza, packet loss e round trip delay.

    L’architettura del Cloud: pubblico, privato, ibrido.

    Prestazioni, sicurezza, scalabilità e risparmio: i vantaggi concreti del Cloud sono chiari. Non tutte le tipologie di Cloud però sono uguali. Per sfruttare al meglio le caratteristiche di questa tecnologia, ogni azienda dovrebbe conoscere i vari modelli di distribuzione dei servizi Cloud e individuare l’architettura più adatta alle sue esigenze: pubblica, privata o ibrida.

    Il Cloud pubblico

    I Cloud provider sono aziende proprietarie di un’infrastruttura composta da server, sistemi di archiviazione e risorse di supporto (come la fornitura energetica e la banda internet). Nel Cloud pubblico questa infrastruttura viene utilizzata per erogare servizi agli utenti (il pubblico) tramite internet. I Clienti accedono questi servizi con un account e utilizzando un web browser.

    Il Cloud privato

    Le aziende che vogliono rafforzare la sicurezza possono ricorrere a un Cloud privato. In questa configurazione, le risorse hardware e software vengono utilizzate da una singola azienda. Quest’ultima può scegliere di ospitare le risorse in un data center di proprietà, oppure farle custodire in Colocation da un provider di servizi. La gestione di servizi e infrastruttura tramite una rete privata permette di aumentare il livello di sicurezza grazie a firewall e a sistemi di hosting interno.

    Il Cloud ibrido

    Come il nome già suggerisce, il Cloud ibrido unisce le caratteristiche del Cloud privato e pubblico. Questo avviene grazie a soluzioni tecnologiche che consentono la condivisione di informazioni, dati e applicazioni tra le infrastrutture pubbliche e private (come un data Center interno) su cui si basa il Cloud.

    Iaas, Saas, Paas: cosa sono e perché sono importanti

    Esistono diverse tipologie di servizi erogati tramite il Cloud. Le categorie più conosciute e utilizzate possono essere ridotte a tre: Iaas, Saas e Paas.

    Il Cloud Iaas

    I servizi Iaas (Infrastructure as a service) permettono all’utente di condividere le risorse di una potente infrastruttura di rete di server fisici e di storage installati presso i Data Center del fornitore, con sistemi di sicurezza ridondati e banda internet a elevate prestazioni. In pratica il Cliente prende in “affitto” dal fornitore i server, lo spazio di archiviazione e gli IP di cui ha bisogno e può gestirli in autonomia e con la massima flessibilità.
    Secondo Gartner, lo Iaas è il modello di Cloud con i più elevati tassi di crescita.

    Il Cloud Saas

    Il Saas (Software as a Service) è la forma di Cloud più diffusa.
    In questo caso il provider ospita e gestisce un’applicazione sulla sua infrastruttura hardware. Gli utenti possono accedere all’applicazione – che in pratica è già un prodotto finito e completo – tramite internet utilizzando smartphone, PC o tablet. Servizi come ERP, videoconferenze, mail e centralini virtuali rientrano in questa categoria.

    Il Cloud Paas

    Il Paas (Platform as a service) mette a disposizione di aziende e sviluppatori una piattaforma ottimizzata per creare applicazioni e servizi sul web. Con il Cloud Paas l’utente non deve preoccuparsi di gestire l’infrastruttura (ad esempio hardware, sistemi operativi e IP) e può concentrarsi esclusivamente sullo sviluppo e la distribuzione dei propri prodotti.

    Come scegliere il provider più adatto

    La qualità dell’infrastruttura e dei servizi offerti dai fornitori Cloud sono determinanti per la crescita di ogni impresa. La scelta di un Cloud provider dipende quindi da molti fattori, compresa la connettività internet. Di seguito sono sintetizzati in un semplice vademecum che permette di orientarsi facilmente tra le molte offerte disponibili sul mercato.

    • Affidabilità dell’infrastruttura

    Il provider deve disporre di un’infrastruttura in grado di erogare servizi ad elevate prestazioni e di offrire garanzie sulla continuità del servizio e la sicurezza dei dati degli utenti. I server Cloud e sistemi di storage devono essere ospitati in Data center sicuri, possibilmente dislocati in Italia o all’interno dell’UE in modo da rispettare le norme sulla privacy e il GDPR. Tutta l’infrastruttura dati del provider deve essere ridondata localmente e geograficamente con sistema fault tolerant in disaster recovery: in questo modo la continuità del servizio è garantita anche in caso di guasto o incidente.

    • Gestione dei dati e della sicurezza

    Il provider deve applicare procedure riconosciute e convalidate per la gestione della sicurezza e la tutela dei dati (ad esempio possedere una certificazione ISO27001). Gli accessi ai data center e ai sistemi del provider e del Cliente devono essere protetti e controllati. L’integrità e la disponibilità dei dati del Cliente deve essere garantita. Il fornitore dovrebbe offrire garanzie anche sulla protezione della privacy e alla data protection, come previsto dal GDPR. 

    • Interfacce e gestione dei servizi

    I servizi Cloud devono consentire massima flessibilità nella configurazione e nel ridimensionamento dei server e dei sistemi di archiviazione. Per questo i fornitori devono mettere a disposizione degli utenti pannelli di controllo progettati per facilitare la gestione in autonomia e da remoto dei servizi.

    • Vicinanza e prestazioni dei server e dell’infrastruttura

    L’infrastruttura di rete del provider deve garantire prestazioni elevate e continuità del servizio. Per questo è importante che i tempi di latenza nella trasmissione e ricezione dei pacchetti IP siano ridotti. Scegliere un operatore che eroga anche servizi di connettività permette di usufruire di servizi con QoS garantita.

    • Trasparenza e fatturazione

    I prezzi devono essere chiari e basati sull’utilizzo effettivo dei servizi e delle risorse. Il Cliente deve comprendere immediatamente i costi e tenerli sotto controllo in tempo reale. La fatturazione deve riportare le informazioni necessarie in maniera facilmente verificabile. In questo modo alla flessibilità tipica del Cloud si unisce anche la trasparenza.

    • Service Level Agreement

    Il provider deve fornire servizi di vendita e assistenza di livello elevato. I partner, i tecnici e i consulenti del provider devono comprendere bene le esigenze del Cliente e fornire servizi adatti alle sue esigenze specifiche. In caso di guasti o malfunzionamenti l’utente deve ricevere risposte in tempi rapidi da persone preparate a risolvere i problemi e pronte a intervenire. In questo caso non sempre è vantaggioso affidarsi a un provider di grandissime dimensioni.

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